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Ramakrishna
Gli ultimi anni della sua vita, Sri Ramakrishna li dedicò all'istruzione di alcuni discepoli, dei giovani il cui arrivo e missione aveva intuito ben prima che arrivassero. Furono costoro sotto la guida di sua moglie, Sarada Devi, e del discepolo principale, Swami Vivekananda, che avviarono il movimento Vedanta conosciuto col nome di Ramakrishna Math e Ramakrishna Mission. Il primo è un ordine monastico di monaci di Shankara dell'ordine "Puri" (che fa formalmente riferimento allo Shankara Math di Sringeri) mentre il secondo è un ordine laico, diretto sempre dai monaci del Ramakrishna Math. In queste pagine tratteggiamo i profili di queste prime figure così rappresentative per l'Ordine Ramakrishna.

Sri Ramakrishna (1836-1886), il cui nome di famiglia è Gadadhar Chatterjee, nacque nel 1836 nel villaggio di Kámarpukur, a circa 100 Km. da Calcutta. I suoi genitori, Khudiram e Candramani, erano molto poveri e riuscivano a stento a sbarcare il lunario. Essi trascorrevano gran parte del loro tempo in adorazione di Raghuvir, la divinità familiare che consideravano loro patrono e protettore.
Nel villaggio, Gadadhar era particolarmente benvoluto. Bello e naturalmente dotato per le belle arti, non aveva però alcuna propensione per la scuola. Se qualcuno gliene chiedeva la ragione egli rispondeva: «la cosiddetta istruzione ha in vista soltanto i soldi; questo tipo di istruzione non mi interessa affatto.» Amava la natura e trascorreva il suo tempo con gli amici nei campi e nei frutteti del villaggio. Andava spesso in estasi: una fila di candide gru in volo sullo sfondo delle cupe nubi monsoniche, il canto di inni devozionali o la recita in una rappresentazione religiosa potevano facilmente mandarlo in estasi.

Gadadhar rimase orfano del padre a sette anni; tale evento lo rese più serio ma non ebbe il potere di fargli cambiare modi e abitudini. Infatti, continuò a rifiutare la scuola preferendo andare dai monaci che sostavano nel villaggio durante il loro viaggio verso Puri. Egli si adoperava per servirli e seguiva, completamente dimentico di sé, le dispute che spesso sorgevano tra loro su questioni religiose.

Gadadhar aveva ormai raggiunto l'età per ricevere l'investitura del sacro cordone brahmanico; i preparativi erano quasi ultimati quando egli dichiarò che era sua intenzione ricevere la rituale prima elemosina (bhiksá) da una certa donna sudra del villaggio. Una cosa simile non si era mai sentita; la tradizione prescriveva che a dargli la prima elemosina fosse una donna bráhmana e non una sudra. Questo gli venne fatto notare ma egli fu irremovibile. Disse che aveva dato la sua parola a quella donna e che se non l'avesse mantenuta sarebbe stato un atto indegno di un brahmana. Non ci furono ragioni, preghiere o pianti in grado di farlo desistere da tale proposito. Ramkumar, fratello maggiore e, dalla morte del padre, capofamiglia dovette alla fine rassegnarsi.

Svámi Vivekànanda (1863-1902), il cui nome di famiglia era Narendranáth Dutta, nacque nel 1863 figlio di Bisvanàth, un noto avvocato di Calcutta, e di Bhuvanesvari Devi, una donna di grande intelligenza e devozione. Bisvanáth era solito intrattenersi in erudite conversazioni con clienti e amici su argomenti di politica, religione e problemi sociali. Egli sollecitava il figlio a prendere parte a tali eventi e ad esprimere la sua opinione in merito all'argomento trattato. Narendra, per nulla intimidito, diceva ciò che gli sembrava giusto portando anche argomenti a sostegno delle proprie idee e punti di vista. Alcuni amici di Bisvanàth non gradivano la presenza del ragazzo anche per il fatto che avesse l'ardire di parlare di questioni che riguardavano gli adulti. Il padre comunque lo incoraggiava e Narendra ribatteva alle obiezioni osservando: «mostratemi pure dove sbaglio, ma per quale motivo dovreste opporvi alla libera espressione del mio pensiero?»

Narendra imparò l'Epica e i Purána dalla madre che era molto abile nel raccontare le favole. Dalla madre egli ereditò, fra molte altre qualità, la memoria e infatti le doveva molto, come egli stesso avrebbe successivamente riconosciuto.
Narendra era davvero poliedrico. Sapeva cantare, riusciva molto bene nello sport, aveva la battuta pronta, una vasta conoscenza, una mente razionale e un grande senso di solidarietà verso la gente. Aveva doti naturali di comando ed era molto ricercato dalla gente grazie alle sue qualità.

Superò il "Entrance Examination" presso il Metropolitan Institution e gli esami F.A. e B.A. presso il General Assembly's Institution (ora chiamato Scottish Church College). Il Rettore del College rimase colpito dalle intuizioni filosofiche di Narendra e fu proprio dal Rettore che egli sentì per la prima volta parlare di Ramakrishna.

Sri Sarada Devi (1853-1920). A Kàrnarpukur si era diffusa la voce che Ramakrishna era impazzito a causa dell'intensa ascesi spirituale a cui si era sottoposto a Daksinesvar. Impensierita, sua madre, Candra Devi lo riportò a casa e fece in modo che potesse avere le migliori cure mediche disponibili in un villaggio. I medici che lo visitarono non trovarono niente di anormale. Anche Candra Devi, che lo osservava attentamente, trovò che egli era assolutamente normale. Come aveva sempre fatto, Ramakrishna cantava le sue canzoni, raccontava aneddoti, e con le sue battute faceva ridere la gente; e questo era tutto. Si interessava di tutto fuorché della situazione finanziaria della famiglia.

I vicini di Candra Devi fecero presente che se Ramakrishna si fosse lasciato convincere a prendere moglie forse si sarebbe reso conto delle sue responsabilità verso la famiglia e quindi avrebbe prestato maggiore attenzione alle sue necessità finanziarie. Candra Devi si diede subito da fare per trovare una sposa adatta ma non disse nulla a Ramakrishna perché temeva che egli potesse considerare il matrimonio come un ostacolo al suo progresso spirituale. Ramakrishna però ne venne a conoscenza e invece di opporsi al matrimonio cominciò a interessarsi attivamente nella scelta della sposa indicando anche il luogo e la famiglia dove la sposa poteva essere trovata: il villaggio di Jayrambati a circa 5 km. da Kámarpukur e la famiglia di un certo Ràmacandra Mukherjee. La sposa, una bambina di appena sei anni di nome Sarada, venne trovata. Il matrimonio venne celebrato solennemente, la sposa ritornò alla casa paterna e Ramakrishna a Daksinesvar per riprendere la sua ascesi.


Swami Vivekananda il più noto fra i discepoli di Ramakrishna

Swami Abhedananda Swami Adbhutananda Swami Advaitananda
Swami Akhandananda Swami Brahmananda Swami Niranjanananda
Swami Premananda Swami Ramakrishnananda Swami Saradananda
Swami Shivananda Swami Subodhananda Swami Trigunatitananda
Swami Turiyananda Swami Vijnanananda Swami Yogananda