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Ramakrishna

La parola Vedanta proviene da Veda (conoscenza), i Veda essendo le più antiche scritture religiose attualmente conosciute; e Anta (punto ultimo, culmine del sapere). La filosofia del Vedanta insegna la presenza del Divino in ogni essere la natura reale dell'uomo e dell'universo intero é divina. Lo scopo della vita umana é quello di sviluppare e di manifestare questa natura divina. Le diverse religioni nel mondo costituiscono altrettanti cammini per arrivare a questa realizzazione. L'Unità nella diversità é il tema immortale del Vedanta.

In India, che é il suo Paese d'origine, il Vedanta é diventato la base comune delle differenti vie spirituali che vi esistono. Dimostra, in effetti, l'unità essenziale di tutte le religioni, riconoscendo che esse portano alla stessa Verità. Il Vedanta accetta anche tutti i grandi profeti e istruttori spirituali, poiché sostiene che tutti sono delle manifestazioni della Divinità unica. Accettandoli tutti, il Vedanta non cerca di convertire, non inculca dogmi, ma offre una base razionale per le pratiche comuni a tutte le religioni. Il Vedanta, quale filosofia universale, resta indipendente dalle razze, dalle nazionalità o dai credi particolari. Poiché ci lascia liberi di raggiungere la nostra liberazione secondo le nostre preferenze personali, il Vedanta non é una setta, né appartiene ad uno specifico movimento o gruppo. Esso è espressione di quella tradizione unica metafisica universale che prescinde da ogni coordinata spazio-temporale e ogni appartenenza umana.

La pratica del Vedanta é abitualmente chiamata "Yoga", termine generale per indicare le diverse tecniche attraverso le quali la filosofia vedantica si trasforma in realizzazione. Lo Yoga é molto di più che la pratica delle posizioni e degli esercizi respiratori . In effetti esistono diversi Yoga (discipline spirituali), ciascuno di essi convenendo a persone di gusti e temperamenti differenti. Attraverso il Jnana Yoga, lo spirito viene purificato grazie alla pratica della discriminazione fra la realtà assoluta e il mondo fenomenico fino a che diventi capace di discernire chiaramente la Verità. Attraverso il Bhakti Yoga, il cuore viene purificato. Le emozioni sono dirette verso il Supremo in quanto Dio personale, con l'aiuto dei simboli, dei riti, delle preghiere e dei canti. Il Karma-Yoga richiede all'aspirante di purificare la sua natura attiva, consacrando le sue energie al servizio dell'uomo come Dio, in uno spirito di disinteressamento. Il Raja-Yoga é la scienza del controllo totale del corpo e del mentale attraverso la concentrazione e la meditazione. Così tutti gli Yoga conducono alla trasformazione della coscienza attraverso una trasformazione del carattere e del comportamento. Si può praticare uno o più Yoga, conforme alle proprie tendenze individuali.

L'armonia degli Yoga rappresentata simbolicamente dall'emblema di Ramakrishna, mostrata qua sotto. L'anima, simbolizzata dal cigno, fluttua con serenità sull'oceano del lavoro disinteressato (Karma-Yoga), sostenuta dal loto della devozione (Bhakti-Yoga) e illuminata dal sol levante della conoscenza (Jnana-Yoga) il tutto essendo contornato dal serpente che mette tutto in movimento (Raja-Yoga). La scritta in sanscrito significa "Che Lui ci illumini".

L'etica del Vedanta é basata sull'unità di tutta l'esistenza. Se ingiurio qualcuno, ingiurio me stesso. Se aiuto qualcuno, aiuto me stesso. Il principio vedantico fornisce un'etica universale dichiarando che l'individuo e il mondo, loro base, non fanno che uno. Così, il Vedanta é allo stesso tempo una filosofia, una religione, una psicologia e un'etica, tutte integrate in una metafisica razionale. Il Vedanta insiste sul fatto che l'uomo, sottomettendosi alle discipline necessarie, può realizzare la Verità, anche in questa stessa vita.

Questo è l'insegnamento lasciato da Ramakrishna al mondo attraverso i suoi discepoli.