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Ramakrishna

Sri Ramakrishna e San Francesco d'Assisi

IX - L'insegnamento di Sri Ramakrishna

Un uomo che aveva visto ed ascoltato San Francesco diceva di lui:" Veramente, non sembra che stia predicando; ma, piuttosto, che conversi". Ciò era anche molto vero per Sri Ramkrishna. I discorsi gli erano estranei. Per insegnare, egli semplicemente parlava. La sua cattedra consisteva in un letto di legno, in una camera tinta con semplice calce, dal pavimento ammattonato e con le pareti ornate da immagini sante. Seduto, in questo ambiente discreto, egli prodigava, giorno dopo giorno, con grazia, la sua saggezza.

Per coloro che venivano a cercare il suo aiuto non v'era bisogno di porre delle domande, o di esprimere problemi e perplessità. Quando i visitatori entravano - soli, oppure in gruppo - e si sedevano attorno a lui, egli conduceva intuitivamente la conversazione, in modo di rispondere alle loro silenziose domande. Qualcuno, una volta, gli chiese come riuscisse a conoscere così bene ciò che si celava nello spirito di coloro che venivano da lui. Rispose:" Quando, da una finestra, guardate all'interno di una stanza, non vedete tutto ciò che è dentro di essa? Così, quando guardo qualcuno negli occhi, scorgo tutto ciò che vi è dietro ad essi". In questo modo, egli leggeva il pensiero prima ancora che venisse espresso. I sapienti lo ascoltavano, restando sorpresi dal suo insegnamento, spontaneo e naturale; i teologi, dal canto loro, rimanevano sbalorditi dalla sua conoscenza dei dogmi; i conoscitori delle Scritture si meravigliavano della sua profonda conoscenza delle Bibbie del mondo, che appena avrebbe avuto la possibilità di leggere.

Ciò che, più avanti, è riportato non rappresenta che una debole parte della profondità e della portata dell'insegnamento di Sri Ramakrishna. Esso si estende su ogni fase del pensiero, su ogni sfumatura della fede, su ogni aspetto della Divinità. La cui manifestazione da lui preferita era quella della Madre, che attraeva particolarmente la sua natura infantile, permettendogli una tenera relazione di intimità. Ma, come vedremo nelle pagine seguenti, la sua divina Madre era più che una Madre. Era l'Energia creatrice, Dio in persona, ed anche la rivelazione dell'Assoluto.

La fonte principale da cui sono state prelevate le parole che leggerete è rappresentata dal Vangelo di <M>. Sono state scelte non tanto per il loro valore dottrinale, quanto per l'ispirazione spirituale che donano.

Avanza e non fermarti se non quando avrai raggiunto lo scopo della vita: la visione di Dio.

Non avere che un solo obiettivo: quello di donare tutti i tuoi pensieri a Dio e di immergerti profondamente nell'oceano del Suo amore.

Una sola cosa è necessaria: amare Dio.

Fissa il suo pensiero su Dio. Con una mano, compi i tuoi doveri quotidiani, e, con l'altra, tocca i piedi benedetti del Signore. Quando, poi, non avrai nulla da fare, allora serra i Suoi piedi, con le due mani, sul tuo cuore.

Sai quali sono i reali pensieri ed i sentimenti del devoto? Egli dice:" Oh, Signore, tu sei il Maestro, ed io il Tuo servitore; Tu sei mia Madre, ed io tuo figlio; Tu sei il Tutto, ed io una parte."

Nell'epoca attuale, il solo modo di realizzare Dio sono l'amore e la sincera devozione per Lui, attraverso la fervida preghiera e cantando i Suoi santi Nomi ed i Suoi attributi divini. Benedetti sono coloro che ripetono il Suo Nome. Abbiate una nostalgia sincera per il Signore, ed Egli si rivelerà a voi.

Colui che ama Dio non necessariamente possiede i beni di questo mondo. Anche se povero, è ricco nello spirito, nella conoscenza e dell'amore di Dio

Dio si preoccupa di tutti i doni che Gli possiamo offrire? Certamente, no. Egli espande la Sua grazia su colui che Gli dona la propria devozione ed il proprio amore. Ciò che Egli apprezza è l'amore, il distacco e la rinuncia.

Io ho implorato la mia divina Madre solo per ottenere la devozione. Stringendo fiori tra le mie mani giunte, La pregavo così:" Madre, assicurami una pura ed irreprensibile devozione verso di Te. Ecco l'errore, ecco il merito. Li depongo ai Tuoi piedi. Ecco la conoscenza e l'ignoranza. Li depongo ai Tuoi pedi: accettali, tutti e due. Assicurami di restare devoto solo ed esclusivamente a Te. Ecco la virtù, ecco il vizio. Quale interesse hanno per me? Pongo anch'essi ai Tuoi piedi. Assicurami solo di provare verso di Te perfetto amore.

Medita su Dio. E' la sola Esistenza, Conoscenza, Felicità; in tal modo raggiungerai la gioia eterna. Questo Essere di Conoscenza e di Beatitudine si trova qui, e dovunque; ma, resta celato dal velo dell'ignoranza.

Meno siete attaccati al mondo, e più sentirete amore per Dio. Più vi avvicinerete a Lui, più il vostro amore ingigantirà.

Implorate il Signore con fervido cuore e Lo troverete. Come la luce rosa appare prima dell'aurora, così un fervido e ardente cuore è il segno precursore della rivelazione di Dio.

Per vedere Dio, bisogna amarLo con tutto il proprio cuore e con tutta la propria anima.

La perfetta liberazione dell'anima appartiene solo a chi è convinto che Dio disponga di ogni cosa, a chi ha appreso la lezione dell'abnegazione e del perfetto oblio di sè, del proprio io; del me e del mio.

Che codesto <me> sia il servitore del Signore e non del mondo e delle sue gioie.

La santa rivelazione del Signore rende senza alcun valore la conquista del mondo.

Coloro che cercano gli onori, la fama, rimangono nell'ignoranza e nell'illusione. Dimenticano tutto quanto e' reso ritmico dall'Essere Supremo. Dopo aver preso confidenza con Lui, il Regolatore di ogni cosa, il saggio ripete:" Sei Tu, o mio Signore". L'ignorante, ingannato da sè medesimo, dice, invece:" Sono io".

Colui che ha ricevuto il dono della Visione divina si trasforma in fanciullo. Osserva il mondo come illusorio ed effimero, poichè lui rimane unito alla santa Sorgente.

Esistono uomini buoni e malvagi; vi è chi ama Dio e chi no. Tuttavia, Dio abita nel cuore di tutti.

Più qualcuno è attaccato alle cose del mondo, meno egli si sente spinto a conquistare la Saggezza divina. Non può raggiungerla l'uomo immerso nella mondanità . Egli non può avere la visione di Dio.

La mia Madre divina dice:" Vieni a Me, tramite l'amore, la devozione, la preghiera e la rinuncia. Oppure, con la saggezza, o con le buone azioni, ed Io ti guiderò attraverso l'immensità di questo mondo."

Un devoto vero prega così:" Oh, Signore, dammi la certezza di trovare un rifugio ai Tuoi piedi di loto; che io possa vivere sempre nella Tua santa Presenza e sentire una devozione esclusiva verso di Te!"

Una volta fiduciosi, il vostro lavoro è compiuto. Nulla supera la fede. Abbiate fede solo nel Signore e sarete salvi.

Ragionare è un fatto precario. Credere è, invece, essenziale. Davanti alla fede i poteri della natura vacillano e si ritraggono. La fede rappresenta il fondamento di ogni realizzazione spirituale. Non avete bisogno d'altro, se non della fede.

Allontanate ogni timore. E' il Signore che guida i vostri passi. Aver paura di cosa? Il Signore è vostro amico; aggrappatevi a Lui ed Egli vi condurrà.

Colui nel quale si manifesta il Divino dispone di potere più ampi, in rapporto a quelli del resto della gente.

Colui che ha realizzato una fede valida in Dio, Lo troverà presente in ogni cosa.

Il Dio personale ed il Dio impersonale sono ambedue lo stesso Essere, come il fuoco ed il suo potere di bruciare; oppure, il latte ed il suo candore.

Dio necessita di venire realizzato. Non può essere definito.

Proprio come non riusciamo a descrivere a parole l'infinito.

Quale valore può rappresentare una conoscenza scritta? Erigete Dio nel tempio del vostro cuore e realizzateLo.

Il sapere più grande è quello attraverso il quale noi apprendiamo l'esistenza di Dio.

Dio è Uno; ma, noi lo chiamiamo con diversi nomi; come l'acqua è detta "jal" da alcuni, "pani" da altri, "acqua" da altri ancora; ma, la sostanza rimane sempre quella.

La mia divina Madre, l'Energia creatrice primordiale, si trova, sia all'interno, che all'esterno del mondo delle apparenze. Dopo aver creato il mondo, Ella vi dimora. Lei è il ragno ed il mondo la Sua tela. Lei estroflette i fili fuori di Sè, li tesse e vi abita dentro.

E' proprio attraverso questo mondo delle apparenze, in continuo mutamento, che voi dovete cercare di orientarvi verso l'Immutevole ed il Non Condizionato.

E' la mia Madre divina che aiuta i propri figli, attraverso l'oceano di questo mondo. E spezza le catene che serrano le loro mani ed i loro piedi.

Il corpo ha un inizio ed una fine. Avendo un inizio, deve esserci una fine. Deve morire; ma, non l'anima, che, esiste, a parte.

Il corpo rappresenta il risultato delle passate azioni. L'uomo è costretto a sopportarlo, fino a che queste azioni non siano state purificate.

Colui che comprende come solo Iddio sia l'agente, e di essere unicamante uno strumento delle Sue mani, costui gioisce di una intera libertà. I dispiaceri, la mancanza di pace derivano solo dal pensiero:" Sono io che agisco".

Implorate Dio piangendo, al fine di ricevere la grazia di portare a termine i vostri compiti, senza attendere ricompense, o avere paura di castighi, in questo, oppure nell'altro mondo.

Lavorare e soddisfare i propri doveri sono dei mezzi; Dio ne è il fine. Non scambiate i mezzi, per il fine.

Ogni cosa viene ordinata dalla volontà della Madre divina. Tu, Madre, fai il Tuo dovere; ma, l'uomo, stupido, assumendo ogni cosa su se stesso, dice:" Sono io che agisco".

Che tutti sentano un'intensa nostalgia per Dio!

Se dovete proprio divenire dei pazzi, non siatelo per le cose di questo mondo; ma, per l'amore verso Dio. Egli è la sola Realtà.

Molti sono incantati dalla bellezza del giardino; eppure, rari appaiono coloro che cercano il proprietario dello stesso. Cos'è più importante? Il giardino, o il giardiniere? Soltanto il Signore del giardino è vero e permanente.

Il cuore del devoto è il tempio del Signore. Il Signore è manifesto, in maggiore, o minore misura, in ogni cosa; ma, più che in ogni altra parte, è presente nel cuore del fedele.

Ognuno dovrebbe trascorre qualche tempo nella solitudine. Sarebbe cosa ottima se, di tanto in tanto, l'uomo si ritirasse dal mondo. Se, per tre giorni solo, egli potesse piangere per Dio, in solitudine, ne seguirebbe la realizzazione.

Vi dò la mia parola che se la vostra preghiera scaturirà dal fondo del vostro cuore, la mia Madre divina vi risponderà; basta che sappiate attendere. Lei stessa lo rivela ai Suoi figli.