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Ramakrishna

RKM EmblemaQuando nel 1897 ebbe inizio, l'Ordine Ramakrishna era formato da una dozzina di monaci e praticamente non aveva alcuna risorsa. Anche oggi, con i suoi 130 centri e forse 1000 monaci, è piccolo se paragonato alle organizzazioni cristiane; eppure è un nome che suscita rispetto in tutta l'India e anche all'estero. Qual è il segreto? Che cosa fanno esattamente i suoi monaci in India e nel mondo? Va subito messo in chiaro che la Missione Ramakrishna non crede nella "conversione" così come la parola viene comunemente intesa. Tutt'al più i monaci cercano di rendere migliori coloro che già seguono un indirizzo spirituale siano essi indù, cristiani, musulmani, ecc. In altre parole, essi incoraggiano a comprendere le radici della religione, il che implica cercare di raggiungere, in un modo o nell'altro, il Divino e non di parlarne soltanto. 1 monaci citano dai diversi profeti e dalle diverse scritture per dimostrare come, in essenza, tutti dicano la stessa cosa. Le parole possono differire ma lo scopo è lo stesso. Essi non vogliono introdurre un nuovo credo ma semplicemente attirare l'attenzione sul fatto che vi sono molte cose in comune tra le varie dottrine. Il loro approccio, per quanto concerne la religione, è improntato a rispetto e comprensione e per questo motivo si sentono a loro agio sia con gli indù che con i seguaci di altre dottrine. Anche questi ultimi si sentono a loro agio in compagnia dei monaci dell'Ordine e spesso li invitano a partecipare alle loro cerimonie religiose. L'ecumenismo oggi è diventato una forza attiva nel mondo cristiano, ma non dobbiamo dimenticare che molto tempo prima che Papa Giovanni desse il suo assenso ufficiale a tale atteggiamento, Ramakrishna lo aveva predicato e praticato. Il suo ecumenismo era comunque assai più ampio in quanto abbracciava non solo alcune confessioni ma tutte le confessioni di qualsiasi religione.

Oggi il Movimento Ramakrishna rappresenta una grande forza di pace e felicità sia in questo paese che nel mondo. In India, dove vivono diverse sette e comunità religiose, l'idea della tolleranza e della fratellanza ha una grande importanza. Un altro fattore che contribuisce notevolmente alla popolarità del Movimento è l'approccio razionale con cui viene affrontato ogni importante problema esistenziale. Quegli individui che sono ricettivi all'influsso di Ramakrishna pensano che la religione sia un tipo di scienza che può essere studiata e investigata e non qualcosa che debba essere accettata sulla fiducia. Infatti, essi affermano che solo dopo essere stata sottoposta a verifica e trovata vera una cosa può essere accettata in maniera definitiva: l'esperienza personale e immediata è l'unica prova degna di fede della religione.

Molte persone vengono attratte anche dal fatto che il Movimento dà grande importanza al servizio disinteressato quale mezzo per la realizzazione del Divino. Tutti possono accedere al servizio che viene offerto, non ci sono preclusioni dovute alla casta, al credo o alla lingua. Non solo la Missione Ramakrishna, ma centinaia di altre istituzioni sorte in tutto il paese sono oggi in grado di offrire lo stesso tipo di servizio. Per trovare una simile situazione in India bisognerebbe forse risalire ai tempi del Buddha. Ciò che va messo in evidenza è che la maggior parte di tali istituzioni portano il nome di Ramakrishna e da lui traggono la loro ispirazione.

Il Movimento Ramakrishna diviene sempre più forte col passare del tempo. Da ogni parte del paese arrivano richieste alla Missione invitandola ad aprire altri centri: scuole, college, ospedali, orfanotrofi, ecc., poiché si riconosce che il servizio prestato dalla Missione e migliore di quello prestato altrove.

Le richieste sono quasi sempre accompagnate da offerte di denaro, terreni o edifici, ma la Missione procede con cautela evitando un'inutile proliferazione di centri e muovendosi solo nei casi di provata necessità. Ciò perché, oltre al fatto che non ha personale sufficiente, preferisce che siano gli stessi interessati, animati da un altruistico spirito di servizio, a farsi avanti e a dar vita a tali istituzioni. Fortunatamente, la tendenza attuale mostra chiaramente che tale spirito si sta rapidamente diffondendo.

Con la diffusione del Movimento cambia anche l'atteggiamento della gente comune verso la religione. Un tempo la religione veniva equiparata alla ritualità, ma oggi la gente comincia a capire che essa è essenzialmente una scienza delI-essere e del divenire", qualcosa che riguarda l'intima natura dell'uomo. L'abitudine alla preghiera è buona, ma se non è seguita da un miglioramento della propria natura non ha molto valore. Un altro cambiamento che oggi si può notare riguarda il rispetto della religione degli altri. Un tempo la religione degli altri veniva considerata con sufficienza ma oggi c'è più umiltà, un desiderio di comprendere e perfino reverenza.

Ruskin una volta disse: "Un'idea è, più potente di un esercito". Ci dev'essere molto di vero in quest'affermazione, altrimenti sarebbe difficile spiegare l'influenza che Ramakrishna e i monaci che portano il suo nome hanno esercitato sulla gente in tutto il mondo. La forza del Movimento non è l'effetto del denaro, degli uomini o dell'organizzazione ma delle idee di cui è portatore. Queste idee si stanno rapidamente diffondendo e ovunque si diffondono producono un forte impatto. In silenzio, ma con certezza, stanno cambiando la mente di coloro che ne recepiscono l'influsso agendo da catalizzatori nella trasformazione della loro coscienza.