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Ramakrishna

C'era una volta alla corte di un gran re un ministro che cadde in disgrazia. Per punizione il re lo fece rinchiudere in cima ad un alta torre. L'ordine fu eseguito ed il ministro fu lasciato lì ad attendere la morte. Egli aveva però una moglie molto devota, che venne una notte piedi della torre e chiamò il marito chiedendogli cosa potesse fare per aiutarlo. Egli le disse allora di ritornare alla torre la notte seguente e di portare con sé una lunga fune, una robusta cordicella, del filo di cotone, del filo di seta, uno scarabeo e un po' di miele. Quando la moglie ritorno con quanto il marito le aveva chiesto egli le disse di legare il filo di seta allo scarabeo e di spalmargli le antenne di miele, lasciandolo libero lungo il muro con la testa all'insù. La donna eseguì e lo scarabeo sentendo il miele davanti a sé lentamente partì per il suo lungo viaggio raggiungendo la sommità della torre. Il ministro lo afferrò e con esso il filo di seta. Disse poi alla moglie di legare all'estremità del filo di seta quello di cotone e dopo che ebbe tirato su il filo di cotone ripeté la operazione con la cordicella ed infine la fune con la quale discese dalla torre e fuggì. Nel nostro corpo la respirazione è il filo di seta, se noi impareremo a dirigerlo afferrando il filo di cotone delle correnti nervose e dopo queste la cordicella dei pensieri ed infine la fune del prana, conquisteremo la libertà

 

Swami Vivekananda, Raja Yoga.

 

La responsabilità individuale

 

Noi esseri umani siamo molto lenti nel riconoscere le nostre debolezze e siamo sempre pronti a biasimare i nostri simili, o Dio o ad evocare un fantasma e dire che è il destino. Questo tentativo di gettare il biasimo sugli altri indebolisce sempre di più. Dite: "La miseria che io soffro è una conseguenza del mio operato" e una tale riflessione basti a rendervi evidente che il rimedio a tali sofferenze dev'essere unicamente apportato da voi. Ciò che io ho creato ora posso demolirlo, ciò che è stato creato da altri non potrà giammai da me essere distrutto. Prendete tutta la responsabilità sulle vostre spalle e sappiate che voi soli siete i creatori del vostro destino. Tutta la forza e tutto l'aiuto di cui abbisognate sono dentro di voi. Perciò createvi voi stessi il vostro avvenire.

 

Swami Vivekananda, Jnana Yoga

 

Il pensiero creativo

 

E' il pensiero che agisce come forza motrice in noi. Riempitevi la mente di pensieri elevati, ascoltateli costantemente ogni giorno e sempre. Non preoccupatevi quando cadete e fallite: ciò é naturale e costituisce l'incentivo della vita.

 

La forza vitale di ogni essere é prana e il pensiero é la più sottile ed elevata manifestazione del prana.

 
Swami Vivekananda, Karma Joga

 

Tratto da Respiroconsapevolmente