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Ramakrishna

Dio comprende le debolezze umane e diviene uomo per far del bene all’umanità. “Ogni volta che la virtù sprofonda e la malvagità prevale, Io Mi manifesto. Per stabilire la virtù e distruggere il male, per salvare il giusto, Io vengo in ogni epoca.” “Gli sciocchi deridono Me che ho assunto forma umana, senza conoscere la Mia vera natura come il Signore dell’universo.” Tali solo le affermazioni di Sri Krishna nella Gita sulla Incarnazione. “Quando viene una grande ondata,” dice Sri Ramakrishna, “tutti i ruscelli e fossi si riempiono fino all’orlo senza alcuno sforzo o coscienza da parte loro; così quando viene una Incarnazione, una grande ondata di spiritualità si abbatte sul mondo, e la gente sente la spiritualità nell’aria.

È stato detto: “Nessun uomo ha mai visto Dio, se non attraverso il Figlio”. E questo è vero. Dove dovremmo vedere Dio se non nel Figlio? È vero che voi ed io, e il più povero fra noi, il più cattivo, allo stesso modo, incarnano quel Dio, e addirittura riflettono quel Dio. La vibrazione di luce è ovunque, onnipresente. Ma dobbiamo accendere la lampada prima di vedere la luce. Il Dio onnipresente dell’universo non può essere visto finché non è riflesso in questi grandi lumi sulla terra i profeti, gli uomini-Dio, le Incarnazioni.

“Ogni volta che uno straordinario potere spirituale è manifestato dall’uomo, sappiate che Io sono lì; è da Me che queste manifestazioni provengono.” Ciò permette all’indù di venerare le Incarnazioni di tutte le religioni nel mondo. L’indù può venerare ogni saggio e ogni santo di qualsiasi paese.

È assolutamente necessario venerare Dio come uomo, e benedette sono quelle razze che hanno tali uomini-Dio da venerare. I Cristiani hanno un tale uomo-Dio in Cristo. Quello è il modo naturale per vedere Dio; vedere Dio nell’uomo. Tutte le nostre idee di Dio sono concentrate lì.

L’Assoluto non può essere venerato; così dobbiamo venerare una manifestazione, una che abbia la nostra natura. Gesù aveva la nostra natura; divenne il Cristo. Così lo possiamo noi, e così lo dobbiamo noi. Cristo e Buddha sono i nomi di uno stadio da essere raggiunto; Gesù e Gautama erano persone che lo raggiunsero.

La nostra gratitudine va ai Profeti del passato, dai quali abbiamo ereditato insegnamenti e vite, qualunque possa essere stata la loro razza, regione d’origine o credo. La nostra gratitudine va a tutti quegli uomini e donne simili a Dio che stanno lavorando in questo momento per aiutare l’umanità, qualunque sia la loro nascita, colore, o razza. La nostra gratitudine va a tutti coloro che verranno nel futuro -Dèi viventi- per lavorare disinteressatamente per i nostri discendenti!