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Ramakrishna

Per prima cosa, vorrei chiedere all’umanità di riconoscere questa massima: Non distruggete. Non rompete, non buttate giù niente, ma costruite. Aiutate se potete. Non offendete se non potete ricambiare l’aiuto. Secondo, prendete un uomo dove si trova, e da lì dategli una mano.

Ricordate le parole di Cristo: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.” Questa parole sono vere letteralmente, non teoriche o di fantasia. Esse sgorgavano dal cuore di uno dei più grandi figli di Dio che sia mai venuto in questo mondo… parole che vennero come il frutto della realizzazione da un uomo che aveva sentito e visto Dio, che aveva parlato con Dio cento volte più intensamente di quanto voi o io vediamo quest’edificio.

La verità ha una tale faccia che chiunque la vede diviene convinto. Il sole non ha bisogno di nessuna torcia per mostrarsi; è autosufficiente. Se la verità richiede una prova, cosa proverà quella prova?

Gli yogi dicono che l’uomo può andare oltre il suo diretto senso di percezione e oltre anche la sua ragione. L’uomo ha in lui la facoltà, il potere, di trascendere anche il suo intelletto, un potere che è in ogni essere, in ogni creatura. Attraverso la pratica dello yoga quel potere è risvegliato, e l’uomo trascende i limiti ordinari della ragione e percepisce direttamente cose che sono oltre essa.

“Beati sono i puri di cuore, perché loro vedranno Dio.” In quella frase c’è il dono di tutte le religioni… Da sola potrebbe salvare il mondo se tutte le altre scritture fossero perdute. Una visione di Dio, un bagliore dell’Oltre, non viene mai fino a che lo spirito non è puro.

Colui che viene con un cuore puro e un’attitudine riverente, avrà il suo cuore aperto; le porte per lui si apriranno e vedrà la Verità.

È molto facile dire, “Non avere attaccamento personale”; ma lo stesso uomo che dice così è di solito molto attaccato personalmente. Il suo attaccamento per certi uomini e donne particolari è molto forte; esso non lo lascia quando loro muoiono; lui vuole seguirli oltre la morte. Quella è idolatria; è il seme, la causa, dell’idolatria; ed essendoci la causa, essa germoglierà in una forma o in un’altra. Non è meglio avere un attaccamento personale a un’immagine di Cristo o Buddha che a un uomo o una donna ordinari?

Due tipi di persone non richiedono nessuna immagine: l’animale umano, che non pensa mai ad alcuna religione, e l’essere perfetto, che è passato oltre gli stadi della disciplina. Fra questi due punti, tutti noi richiediamo qualche tipo di immagine, interiore o esteriore.

Tutte queste forme e cerimonie, queste preghiere e pellegrinaggi, questi libri, campane, candele, e preti, sono preparazioni; essi portano via le impurità dello spirito; e quando lo spirito diviene puro, esso vuole naturalmente ottenere la fonte della purezza, Dio stesso.

Nessun grande lavoro può essere ottenuto con l’inganno. È attraverso l’amore, una passione per la verità, e una tremenda energia, che tutte le imprese sono compiute. Perciò manifestate la vostra virilità.

Il Vedanta dice che voi siete puri e perfetti, e che c’è uno stato oltre bene e male, e che esso è la nostra vera natura. È ‘più elevato’, piuttosto che ‘buono’. Bene è solo una piccola differenziazione di male. Noi non abbiamo dottrina del male. Noi lo chiamiamo ignoranza.

Un’idea caratteristica del Vedanta è che noi dobbiamo permettere variazioni infinite del pensiero religioso, e non cercare di portare tutti alla stessa opinione, perché la meta è la stessa. Il vedantista dice nel suo linguaggio poetico: “Come tanti fiumi, che nascono in diverse montagne, scendono a valle, dritti o tortuosi, e alla fine entrano nell’oceano, così, O Signore, tutti questi vari credi e religioni, che traggono la loro origine da diversi punti di vista e corrono attraverso percorsi dritti o tortuosi, alla fine vengono a Te.”

Il materialismo dice che la voce che parla di libertà è un’illusione. L’idealismo dice che la voce che parla di schiavitù è un’illusione. Il Vedanta dice che voi siete liberi e non liberi allo stesso tempo: mai liberi sul piano terreno, ma sempre liberi su quello spirituale.

Voi siete i figli di Dio, partecipanti della Beatitudine Immortale, esseri sacri e perfetti. Voi siete divinità sulla terra… peccatori! Un ‘peccato’ è chiamare un uomo così; è una vera diffamazione della natura umana.

Voi potete inventare un’immagine attraverso cui adorare Dio; ma una migliore immagine esiste già-l’uomo vivente. Voi potete costruire un tempio in cui adorare Dio, e può essere una buona cosa; ma una migliore, una molto migliore, esiste già-il corpo umano.